25 Agosto 2025
Estromissione dell’immobile e assegnazione ai soci: nuove agevolazioni fiscali per le farmacie
Nel 2025 sono tornate alcune importanti agevolazioni fiscali che possono interessare da vicino le farmacie, sia gestite da imprenditori individuali che in forma societaria. La Legge di Bilancio ha infatti reintrodotto misure che consentono di gestire in modo più efficiente il patrimonio immobiliare legato all’attività, sfruttando condizioni fiscali vantaggiose.
Stiamo parlando dell’estromissione dell’immobile per le imprese individuali e l’assegnazione agevolata dei beni ai soci per le società. Due strumenti che, se ben utilizzati, possono diventare un’opportunità concreta di risparmio fiscale e di pianificazione patrimoniale.
Per un titolare di farmacia che esercita in forma individuale, l’estromissione dell’immobile permette di trasferire l’immobile utilizzato per l’attività dal patrimonio dell’impresa a quello personale, senza doverlo vendere o chiudere l’attività. In pratica è una ‘uscita agevolata’ dell’immobile dalla sfera aziendale, da usare ad esempio quando si vuole separare il patrimonio personale da quello dell’attività, se si prevede un passaggio generazionale oppure se si intende vendere l’azienda ma mantenere la proprietà dell’immobile.
La buona notizia è che questa operazione, nel 2025, è agevolata fiscalmente: si pagherà un’imposta sostitutiva pari all’8%, calcolata sul valore catastale dell’immobile (quindi solitamente molto più basso del valore di mercato).
L’estromissione può essere richiesta solo da chi è titolare di impresa individuale, possiede l’immobile sia al 31 ottobre 2024 che al 1° gennaio 2025, ha formalizzato l’operazione entro il 31 maggio 2025.
Il pagamento dell’imposta sostitutiva è previsto in due tranche: il 60% entro il 30/11/2025 e il 40% entro il 30/06/2026.
Chi gestisce una farmacia come società, invece, può accedere a una misura simile: l’assegnazione agevolata dei beni ai soci. Anche in questo caso si tratta di trasferire immobili aziendali (non più utilizzati come beni strumentali) ai soci, beneficiando della stessa imposta sostitutiva dell’8% sul valore catastale.
Può essere una buona scelta, ad esempio, in vista della liquidazione della società, di una riorganizzazione interna o semplicemente per semplificare la struttura patrimoniale. La scadenza in questo caso è fissata al 30 settembre 2025.
Queste misure non sono nuove ma sono tornate nel 2025 in una versione aggiornata e con un calendario preciso.