21 Ottobre 2025
Nuovi controlli dell’Agenzia delle Entrate: cosa cambia per le Farmacie che hanno beneficiato del Superbonus
Negli ultimi anni, il Superbonus 110% ha rappresentato una delle misure più significative per rilanciare l’edilizia in Italia, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici e stimolare interventi di ristrutturazione in tutta la penisola. Molte farmacie, come altre realtà commerciali e immobiliari, hanno approfittato di questo incentivo per effettuare lavori di ristrutturazione e ammodernamento dei propri locali. Ma ora, a distanza di tempo, l’Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova fase di controlli per verificare che gli aggiornamenti catastali degli immobili siano stati effettuati correttamente, soprattutto in relazione agli interventi finanziati tramite il Superbonus.
Nel mese di aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha lanciato una campagna di verifiche che ha coinvolto circa 3.000 immobili con rendita catastale pari a zero. Questo primo passaggio si è concentrato su quegli immobili che, pur avendo beneficiato degli incentivi del Superbonus, non avevano aggiornato la propria rendita catastale dopo i lavori effettuati. Queste prime verifiche si sono concentrate soprattutto su immobili che non presentavano un valore catastale, come nel caso di edifici destinati a usi particolari o privi di una rendita formale.
Tuttavia, l’iniziativa non si è fermata qui. Ora l’Amministrazione finanziaria sta estendendo i controlli anche agli immobili con rendite catastali dichiarate in modo anomalo basso. In altre parole, l’attenzione si sta spostando su quelle strutture che, dopo l’intervento edilizio, non hanno adeguato il loro valore catastale in maniera corretta, creando una discrepanza tra il valore reale dell’immobile e quello dichiarato. Questo fenomeno potrebbe riguardare anche le farmacie che, avendo usufruito degli incentivi, non hanno aggiornato la rendita catastale del proprio immobile in modo conforme.
Ogni immobile in Italia, inclusi quelli che ospitano attività commerciali come le farmacie, è sottoposto a una valutazione catastale che determina la sua rendita, ossia il valore fiscale che viene utilizzato per calcolare le imposte locali come l’IMU, e anche come base per determinare eventuali agevolazioni fiscali. La rendita catastale non è solo un dato numerico, ma un elemento centrale che stabilisce la “tassabilità” di un immobile e quindi il suo valore agli occhi dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso delle farmacie, soprattutto quelle che hanno usufruito del Superbonus per interventi di ristrutturazione, la rendita catastale potrebbe essere stata influenzata dalle modifiche strutturali e funzionali apportate all’edificio. Se, per esempio, una farmacia ha effettuato lavori di isolamento termico o ha ristrutturato l’intero edificio, ma la rendita catastale non è stata aggiornata di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate potrebbe rilevare una discrepanza tra il valore reale dell’immobile e quello riportato nel catasto. Questa situazione potrebbe portare a controlli approfonditi e, nei casi più gravi, anche a sanzioni.
La rendita catastale è fondamentale non solo per il calcolo delle imposte, ma anche per garantire la legittimità degli incentivi fiscali ricevuti. Infatti, nel caso di lavori agevolati dal Superbonus, l’adeguamento catastale è una fase necessaria per riflettere correttamente il nuovo valore dell’immobile. Se, dopo un intervento di ristrutturazione che ha migliorato l’efficienza energetica o ha aumentato il valore commerciale dell’immobile, la rendita non viene adeguata, ci potrebbe essere un disallineamento tra l’immobile e le dichiarazioni fiscali effettuate.
Questo non riguarda solo il valore economico dell’immobile, ma anche la corretta gestione delle agevolazioni fiscali e dei crediti d’imposta che sono stati ceduti o utilizzati. L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe verificare che gli aggiornamenti catastali siano avvenuti in modo coerente con i lavori svolti, per evitare il rischio di distorsioni e di utilizzo improprio degli incentivi. Il Superbonus, essendo un’agevolazione fiscale rilevante, è oggetto di particolare attenzione, e ogni errore nella gestione della documentazione catastale potrebbe comportare ripercussioni fiscali anche importanti.
Quando non si aggiornano correttamente le informazioni catastali, le conseguenze non sono solo di tipo burocratico. L’Agenzia delle Entrate potrebbe avviare dei controlli fiscali per verificare la congruità della rendita catastale e l’effettiva corrispondenza tra i lavori realizzati e il valore dichiarato dell’immobile. Se durante questi controlli dovessero emergere discrepanze, si potrebbero verificare alcuni scenari problematici:
- Controlli e accertamenti fiscali: In caso di riscontro di rendite non congrue, l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere chiarimenti sull’adeguamento del valore catastale e sulle dichiarazioni fiscali. Ciò potrebbe portare a un accertamento formale.
- Sanzioni: Se le irregolarità vengono ritenute gravi, potrebbero essere applicate sanzioni pecuniarie. L’importo delle sanzioni può variare, ma è sempre meglio evitare di trovarsi in una situazione del genere.
- Revoca degli incentivi: In alcuni casi, se si riscontrano errori nella gestione delle agevolazioni fiscali, potrebbe esserci il rischio di perdere i benefici ottenuti, con il conseguente obbligo di restituire le somme percepite.