22 Settembre 2025
Criptovalute e nuove regole fiscali: cosa cambia dal 2025 per chi investe
La Legge di Bilancio 2025 porta una ventata di novità importanti per chi possiede criptovalute. Anche se può sembrare un argomento lontano dal mondo delle farmacie, sempre più titolari hanno diversificato i propri investimenti e, tra questi, le cripto-attività sono diventate una scelta diffusa. Proprio per questo, è utile capire bene cosa cambia.
Dal 1° gennaio 2025 cade definitivamente la franchigia sulle plusvalenze: ogni guadagno realizzato dalla vendita di criptovalute sarà tassato per intero, senza alcuna soglia di esenzione. In altre parole, se il prezzo di vendita è più alto di quello di acquisto, l’intera differenza diventa imponibile.
Nel 2025, l’aliquota applicata resterà quella del 26%, in linea con altri redditi di natura finanziaria. Ma attenzione: dal 2026 salirà al 33%, un aumento non trascurabile che potrebbe incidere in modo significativo sulla convenienza di vendere.
C’è però un’opportunità interessante: fino al 30 novembre 2025 sarà possibile rivalutare il valore delle criptovalute possedute, pagando un’imposta sostitutiva agevolata del 18%. Questa operazione consiste nell’aumentare il cosiddetto “costo storico” di acquisto, riducendo così la plusvalenza futura. In pratica, se si sceglie di rivalutare, quando in futuro si venderà la criptovaluta il guadagno imponibile risulterà più basso.
Questa possibilità spinge molti investitori a riflettere sul momento migliore per concludere eventuali operazioni. Vendere nel 2025, con aliquota più bassa, potrebbe essere più vantaggioso rispetto all’attendere il 2026. Allo stesso modo, rivalutare entro novembre consente di mettere in sicurezza una tassazione più leggera per gli anni a venire.
Un aspetto da non sottovalutare è l’obbligo di documentare con precisione ogni operazione: nella dichiarazione dei redditi bisognerà indicare dettagliatamente date, importi e modalità di acquisto e vendita, conservando tutto per eventuali controlli.
Queste nuove regole hanno un obiettivo chiaro: aumentare la trasparenza e ridurre l’evasione in un settore notoriamente volatile e complesso. Per le farmacie che hanno visto crescere nel tempo il valore dei propri investimenti in criptovalute, questo è il momento giusto per fare i conti e valutare con il proprio consulente se convenga approfittare dell’opzione agevolata o attendere la tassazione ordinaria.